CONASFA

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PROFESSIONALE FARMACISTI NON TITOLARI

Venerdì 08 novembre, dalle  ore 09.30- 11.00, nell’ ambito di Farmacista Piu’ 2024, si terrà il Simposio Conasfa dal  titolo :

Implicazioni e declinazioni dell’evoluzione della professione del Farmacista: pietra miliare nel Servizio Sanitario alla comunità”

Razionale : nello scenario post covid le Farmacie e i Farmacisti stanno assumendo un ruolo nuovo.

Si stanno introducendo e consolidando nuovi servizi per il cittadino: analisi, telemedicina, ricognizione terapeutica , vaccinazioni etc.

Questo non deve fare dimenticare le nostre RADICI . Il Farmacista è il professionista del farmaco, la prima funzione è quella legata al farmaco. Si occupa di farmacovigilanza, stimola l’aderenza alla terapia, vigila su errori prescrittivi, da sempre si occupa di ricognizione terapeutica, anche se questa funzione non era codificata.

 Conasfa si propone di evidenziare e rafforzare l’attività del Farmacista quale punto di riferimento della popolazione , come fonte d’informazioni scientificamente attendibili sull’uso dei farmaci e ” sentinella” contro smart drug e usi impropri dei farmaci mutuati da internet.

Le nuove funzioni e il sempre più importante ruolo del Farmacista ,richiedono anche un adeguato riconoscimento contrattuale e adeguate tutele per i Farmacisti collaboratori. 

Il Farmacista e la Farmacia del futuro richiedono anche Organi di rappresentanza, dove tutte le componenti della professione siano proporzionalmente rappresentate.

Infine Conasfa vuole lanciare una provocazione : si può elevare l’asticella del servizio abbassando la qualità?

Relatori

Angela Noferi , Presidente Conasfa, Farmacista collaboratrice.

Lino Gorrasi , Segretario Conasfa, Revisore dei Conti dell’Ordine di Torino, Farmacista  collaboratore

Leonzio Carbone , vice Presidente Conasfa, Farmacista, Lead presso GSK

Heriberto Arrigoni , Tesoriere Conasfa, Farmacista collaboratore

Chiara Bettini, Revisore dei Conti Conasfa, Farmacista collaboratrice

Laura Mercolini  Professore Associato, direttore del Master MASTFORCHEM presso Alma Mater Studiorum, Università di Bologna

Federico Antonelli Funzionario Filcams CGIL NAZIONALE

Francesco Settembrini, Farmacista Titolare, Presidente dell’ Ordine di Taranto

Andrea Aiazzi, Psicologo e Psicoterapeutica, membro di Altrapsicologia.

 

 

Per seguire  l’ evento in diretta: https://www.youtube.com/watch?v=IGQJgWdJZuo

Firenze, 16 luglio 2024

  Prot. 11/2024

 

COMUNICATO STAMPA

 

Conasfa concorda pienamente con quanto affermato dai Presidenti degli Ordini dei Farmacisti di Messina e Roma contro la proposta d’introduzione della figura di “assistente farmacista”.

Tale proposta andrebbe in direzione opposta a quella seguita dalla Fofi in questi anni, che mira a valorizzare il Farmacista in primis come professionista del farmaco.

Ricordiamo in tal senso il progetto I-Mur volto a valorizzare l’attività svolta ogni giorno nelle Farmacie italiane dai Farmacisti per aumentare l’aderenza dei pazienti alle terapie; l’attività di farmacovigilanza, la ricognizione terapeutica. L’introduzione di nuovi servizi deve portare a un ampliamento delle competenze del Farmacista, non può essere causa dell’abbandono dell’importante attività svolta sul farmaco a tutela della salute dei cittadini.

La farmacia dei servizi può decollare solo se si garantirà un servizio di alta qualità. Questo significa formare i Farmacisti, non introdurre figure meno qualificate.

Piuttosto, se si vuole intervenire sul fenomeno della fuga dalla professione, vanno introdotte possibilità di crescita professionale e di carriera, vanno migliorate sensibilmente le condizioni retributive, bisogna andare incontro alla crescente domanda di flessibilità e conciliazione vita-lavoro, riconoscere il ruolo sanitario della professione, far svolgere l’aggiornamento durante gli orari di lavoro. Proposte da sempre fatte da Conasfa ma mai recepite. Risultato? La fuga dalla professione. Con politiche diverse la situazione sarebbe diversa.

Anche la rappresentatività all’interno degli organi apicali della Professione è un problema, la presenza di farmacisti non titolari spesso non corrisponde alla loro consistenza numerica.

Conasfa auspica che le varie componenti della Professione si impegnino tutte assieme per superare l’attuale situazione senza cercare scorciatoie dannose per la Professione stessa e per i cittadini.

 

Ufficio Stampa Conasfa

Firenze, 17 giugno 2024

Oggetto: Farmacisti, contratto in scadenza: immobilismo
Agosto si avvicina e con esso la scadenza del contratto di lavoro dei farmacisti dipendenti.
Tuttavia, regna un clima di incertezza e preoccupazione tra i lavoratori, a causa della mancanza
di comunicazione da parte delle istituzioni riguardo al rinnovo del contratto.
E mentre tra i collaboratori cresce il fermento, dal lato “Farmacisti Titolari” tutto tace o almeno
così sembra.
Un silenzio che appare come, come …. come appare? Quali sono le motivazioni del silenzio da
parte dei titolari? Una mancanza di rispetto nei confronti di chi ogni giorno opera nelle
farmacie, garantendo un servizio essenziale per la salute dei cittadini? Disinteresse alla
soddisfazione del collaboratore? Troppi impegni ? E se si significa? Che il problema
“soddisfazione del collega” è secondario? Perché le istituzioni che fanno tanti comunicati, uno
dopo l'altro, non ci tengono al corrente di una cosa così importante per noi, per la nostra vita?
Cosa chiedono i farmacisti?
* Un rinnovo del contratto che tuteli i loro diritti e valorizzi il loro ruolo centrale nel sistema
sanitario.
* Un aumento degli stipendi, adeguati al reale carico di lavoro e alle responsabilità.
* Migliori condizioni di lavoro, con orari più flessibili e un maggior riconoscimento
professionale.
* Rassicurazioni
Ma le loro richieste saranno riconosciute o cadranno nel vuoto? Vorremmo saperlo.
Per ora non non c’è ancora nessun segnale concreto.
Questo immobilismo o questa mancata informazione crea tensione, dubbi tra i farmacisti che
temono, ancora una volta, di essere penalizzati nell'imminente (speriamo) rinnovo del
contratto.
Quali le ripercussioni che le tante richieste al farmacista ed il contemporaneo ritardo relativo
alla scadenza del contratto potrebbero avere sul servizio farmaceutico?
Cosa succederà nelle prossime settimane?
Conasfa è quotidianamente in contatto con i colleghi. Ascolta quotidianamente le loro storie e
ora, di giorno in giorno, sente sempre di più il bisogno di tutti di avere risposte relative al loro
nuovo contratto. Tre anni fa i collaboratori non sono stati molto soddisfatti del rinnovo ma le
istituzioni hanno promesso che quello successivo, nei tempi stabiliti (tre anni) avrebbe
aggiunto valore al loro contratto. Vorrebbero, vorremmo solo essere…. aggiornati.
Conasfa invita le istituzioni a prendere posizione sulla questione del rinnovo del contratto dei
farmacisti e a comunicare regolarmente con i lavoratori per informarli sugli sviluppi delle
trattative. Solo con la trasparenza e il dialogo sarà possibile raggiungere un accordo equo e
soddisfacente per tutti.
Conasfa vuole sottolineare come il reale obiettivo di questo articolo è quello di sensibilizzare
tutte le parti interessate sulla situazione dei farmacisti dipendenti e di sollecitare chi di dovere a
prendere posizione. A farci sapere.
Conasfa, infine, con questo articolo, intende dare voce a chi spesso si sente ignorato e potrà,
tramite la nostra associazione contribuire ad un dibattito costruttivo sul futuro del lavoro nelle
farmacie. 
 

La nuova Farmacia dei Servizi


Firenze 26 aprile 2024

Conasfa sente di dover nuovamente esprimere il proprio pensiero sulle dinamiche della
professione in questo cruciale momento storico.
Leggiamo da più parti in questi giorni che alla farmacia, e quindi al farmacista, verranno
concessi/richiesti nuovi servizi. La farmacia andrà così sempre più a rafforzare la sua centralità, per
la società, come punto di riferimento sanitario di prossimità, con la realizzazione di screening e
svariati programmi di prevenzione sulla salute.
Questo ci rende assolutamente orgogliosi in quanto, finalmente, il ruolo sanitario del farmacista
verrà riconosciuto a tutti i livelli e la farmacia, che da sempre è stata un punto di riferimento per i
cittadini, verrà istituzionalizzata quale vero e proprio hub sanitario. La Farmacia, dunque, come
avamposto dove si potranno effettuare una moltitudine di esami e di controlli, sia nell’ottica della
prevenzione che nel monitoraggio del paziente cronico, fornendo un fondamentale contributo
verso il contenimento ed il controllo della spesa pubblica sanitaria.
In questo momento storico, dove una nuova idea di Farmacia sta per essere forgiata, ci teniamo a
sottolineare, che non dobbiamo però dimenticarci della risorsa più preziosa: il capitale umano.
Stiamo, infatti, andando verso una nuova scadenza, quella dei contratti dei farmacisti dipendenti e
presto si avvieranno i tavoli per la contrattazione sindacale. Riteniamo oltremodo importante, se
non fondamentale, sottolineare che tutti questi servizi e tutte queste mansioni, che già molti
farmacisti collaboratori stanno realizzando, dovranno trovare largo spazio nei nuovi contratti e che
questi nuovi compiti dovranno essere riconosciuti economicamente e con le tutele adeguate per
istituzionalizzare il ruolo sanitario del farmacista. Tutto questo nell’ottica di offrire servizi di alta
qualità come ribadito dalle nostre Istituzioni in più occasioni. Ribadiamo, dunque, che dovrà essere
creata la figura di un nuovo Farmacista, come nuovi saranno i compiti a lui assegnati. Tutto questo
dovrà essere accompagnato da un adeguato riconoscimento economico e una attenta analisi alle
tutele, che dovranno essere in linea con il nuovo ruolo di sanitario. Il rischio, altrimenti, sarà quello
di lanciare ancora una volta “senza rete” i farmacisti, facendogli svolgere importanti mansioni per
la sanità pubblica senza nessun riconoscimento, con il rischio di incrementare il carico di lavoro di
molti colleghi, già molto incalzante, senza alcuna gratificazione. Tale circostanza potrebbe acuire
ancora di più il fenomeno dell’abbandono professionale. Infatti il momento storico che stiamo
vivendo è molto particolare: la carenza dei farmacisti è sempre più evidente, sia per uno scarso
work-life bilance, come ha ribadito in più occasioni dal Presidente di FOFI Mandelli, ma anche a
causa di altri fattori, che CONASFA, ha cercato di elencare in maniera esaustiva durante ll tavolo
“sulla carenza professionale” del farmacista. Chiediamo, quindi, a tutte le Istituzioni che stanno
lavorando per la fattiva realizzazione della “Farmacia dei Servizi”, di tenere assolutamente in
considerazione il nuovo ruolo che il farmacista dovrà ricoprire nella sua quotidianità e che, le
farmacie vengano adeguatamente strutturate per l’erogazione degli stessi. Chiediamo, anche, un
importante riconoscimento a livello contrattuale, per una reale valorizzazione professionale.
Confidiamo nella lungimiranza e nelle capacità di discernimento per quello che riguarda il futuro
della farmacia, cosicché l’eventuale ingresso monetario nel sistema farmacia venga ripartito in
maniera adeguata e che alla crescita della farmacia faccia anche seguito la concreta valorizzazione
dei collaboratori, pilastri portanti delle farmacie stesse, fondamentali per il rilancio della nuova
Farmacia e per offrire servizi sanitari di alta qualità.
Conasfa, come sempre, si rende disponibile per ogni eventuale sinergica collaborazione con le
istituzioni.

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